un anno fa, erano quasi quaranta. erano quasi gonna di tulle rosa tolta prima di andare in bagno, mutande alla mercè del pubblico. Un diadema sulle trecce. Promesse per i giorni a venire. Un anatema casuale. Tutti i fili che mi legano alla vita, sotto forma di mani e sorrisi. La sera prima, subito prima, di questa data definitiva, passeggiavo sul ponte sulla Dora con la mia amica del cuore,...
So far so good
Siamo allo start della terza settimana. Come va? Chiede. Io tengo bottissima. Qua intorno a me per ora tutti ok, e questa è la sola cosa che conta. La cosa peggiore di questo momento di quarantena sono i miei capelli. Hai voluto la frangia? E mo abbaia, ché sembri uno Shih Tzu. Ci sono quelle che si sentono prudere le mani perché vogliono mandare un messaggio a tutti i loro...
We’ll steal the light of the world
Il discorso alla nazione in cui faccio gli auguri per la festa della donna durante l'otto marzo più strano di sempre.
Love is everywhere, beware
C’era una volta una sera di maggio. Ero in una bolla, sai? Una bolla di vetro. Resistente. Di quelle che non passa l’aria ma scende la neve anche ad agosto. Di quelle in cui fa freddo sempre. Pensavo che non si piange nel baseball, e che non si piange alle feste di compleanno, e che in generale non si piange se non in caso di estrema necessità, si piange sotto...
My best Sunday dress
Le suggestioni arrivano da tutte le parti. Dalle immagini che non ti mollano, dagli articoli tipo questo, dai frammenti che raccogli per caso, parlando con le persone. Scrivi? Mi chiedono gli amici, stai scrivendo? È tanto che non posti sul blog. La verità è che io scrivo sempre, ma non sempre è necessario che qualcuno lo sappia. Anzi, c’è una cosa che mi piace tanto ultimamente, in certe sere tardi,...
do/don’t
Non parlare di politica. Non scrivere commenti. Non leggere le ondate di follia dei commentatori dei post altrui. Non guardare, non sentire. Non parlare. Morditi le dita, le mani tutte, gli avambracci fino al gomito, le orecchie – sarà mai possibile mordersi le orecchie – e gli occhi – quando ti sembra di essere giunta al limite massimo di idiozie che puoi sopportare? L’esasperazione che vince la fisica. Incappare in...
Stanno stretti sotto i letti
Ok, l’ho fatto. Un piovoso pomeriggio di novembre, mi sono recata ala visione pomeridiana della nota pellicola cinematografica IT, tratta dall’omonimo romanzo del grande Stephen King. Libro mito assoluto, aspettative… beh. le aspettative non erano né alte né basse. più che aspettative erano preghiere. Fa’ che non sia una cagata pazzesca. Ho cercato di leggere meno recensioni e commenti possibili, prima. Dal momento che non vivo in una baita in...
You can’t shut off the risk and the pain without losing the love that remains
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, dicono. Io dico che la fiducia è gratis, più una serie di altre cose a metà tra la saggezza estrema e la cagata pazzesca.
someday you will find me, caught beneath the landslide
Di quella volta che mi hanno mandata in vacanza studio per farmi degli amici e imparare l'inglese e sono tornata che sapevo chi ero.
Tutto si immagina
Io amo le storie. Leggerle, ascoltarle, raccontarle. Amo anche scriverle, è uno sporco lavoro e non viene sempre bene, ma è anche un piacere personale purissimo e indiscutibile. Ormai da tre anni mi regalo due ore alla settimana per frequentare corsi di scrittura (tipo questo e questo) che si traducono in pagine e pagine di appunti, files di word, riscritture, note in brutta grafia su quaderni sconnessi, ma soprattutto, come...